“Felice Cascione “U Megu” e l’inno partigiano Fischia il vento” con Giordano Bruschi “Giotto”
Venerdì 27 gennaio, ore 16.30
“Felice Cascione “U Megu” e l’inno partigiano Fischia il vento”
con
Giordano Bruschi “Giotto”
Felice Cascione “ U Megu” è nato a Porto Maurizio il 2 maggio 1918. Medaglia d’oro al valor militare, fu un esempio di vita e di valori. Le azioni vittoriose contro gli occupanti e contro i fascisti si alternavano all’assistenza che il giovane medico prestava ai montanari delle valli da Albenga a Ormea. Fu proprio la sua generosità di medico a tradirlo. Cascione non consentì ai suoi partigiani di eliminare due prigionieri delle Brigate nere e pagò con la vita il coraggio di questa scelta, dopo che uno di questi fuggì e denunciò la presenza dei partigiani.
“U Megu” venne ucciso dai nazifascisti il 27 gennaio 1944 dopo uno scontro a fuoco in località Case Fontane, nei pressi di Alto.
Fischia il vento
Alla fine di novembre del 1943, Cascione e i suoi partigiani, presso il casone “U Passu du Beiu” nella zona di Stellanello, sopra Andora composero i versi della canzone Fischia il Vento che divenne in seguito l’inno ufficiale delle Brigate Garibaldi. La musica suonata dal partigiano Giacomo Sibilla “Ivan” riprendeva i versi di una canzone d’amore russa “Katjuša” composta nel 1938 da Matvey Blanter.
Felice Cascione in quel meraviglioso testo riuscì, in sole quattro strofe, a raccontare lo spirito della Resistenza: la libertà, la solidarietà delle donne, la durezza dello scontro, la vittoria.
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Ingresso libero fino ad esaurimento posti. La capienza massima della sala è di 45 persone