“Sulle rotte dei genovesi d’Oltremare” con Chiara Fedriani & Irene De Felice
Venerdì 13 gennaio, ore 16.30
“Sulle rotte dei genovesi d’Oltremare:
aspetti linguistici e storie di parole nei testi redatti a Chio (sec. XIV-XV)”
con
Chiara Fedriani & Irene De Felice
Dipartimento di Lingue e Culture Moderne, Università di Genova
La presentazione illustra alcuni aspetti linguistici e storico-culturali che emergono da testi di carattere notarile legati alla colonia di Chio (in genovese Scio), stabilita dai genovesi d’Oltremare che solcarono il Mediterraneo di Levante tra i sec. XIV-XV. Attraverso questi testi ci soffermeremo sul panorama multiculturale del Mediterraneo, un’area storico-culturale fortemente mobile e interconnessa, di cui il mare rappresenta secondo Braudel “il più grande documento esistente della sua vita passata”, che ha da tempo sollecitato l’interesse dei linguisti interessati a vicende di contatto interlinguistico, allo sviluppo di lingue franche e commerciali e a repertori di tipo fluido, plurilingui e multigrafici. In questo contesto, i genovesi giocarono un ruolo fondamentale attraverso la costruzione di attività economiche oltremare che portarono allo sviluppo di insediamenti e di isole linguistiche, delle vere e proprie “altre Genova”, secondo la definizione di Toso (2020: 31).
Nello specifico, analizzeremo alcuni aspetti interessanti atti notarili rogati in latino ma caratterizzati da interferenze dovute al contesto sociolinguistico di Chio, caratterizzato da uno spiccato mistilinguismo (greco, latino, varietà romanze, anche ebraico: cfr. ad es. Argenti 1958, Pistarino 1995: 434 su Chio). Lo studio qui presentato si iscrive all’interno di un più ampio progetto volto a esplorare gli effetti generati dal contatto e dall’interferenza linguistica nella macro-area geo-documentaria del mare nostrum finanziato da Fondazione CARIGE e promuove la valorizzazione di documenti locali prodotti in un momento storico di grande espansione della potenza marittima e commerciale genovese.
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Ingresso libero fino ad esaurimento posti. La capienza massima della sala è di 45 persone